Vai al contenuto

The Panting Race – CANEMORTO

    Progetto espositivo e performativo del trio CANEMORTO

    a cura di Antonio Grulli

    dal 26 gennaio al 16 marzo 2024

    Opening: giovedì 25 gennaio, ore 19.30 > 22
    Sede: Alchemilla | Palazzo Vizzani, via Santo Stefano 43, Bologna
    Promossa da: Alchemilla
    Nell’ambito di: ART CITY Bologna 2024
    Orari: venerdì e sabato, h 16 > 19. Mercoledì su appuntamento.
    Orari speciali nei giorni di ART CITY Bologna (1, 2, 3, 4 febbraio 2024):
    1, 2, 4 febbraio h 11 > 13 e 14 > 19; sabato 3 febbraio (ART CITY White Night) h 11 > 13 e h 14 > 23
    Si ringrazia: Zunarelli Studio Legale Associato

    INGRESSO LIBERO

    The Painting Race prevede la messa in scena di sei “quadri radiocomandati” provvisti di ruote, disposti all’interno di un circuito chiuso che attraversa tutte le sale dello spazio espositivo. The Painting Race mira a ribaltare la percezione comune dei dipinti su tela, oggetti preziosi, statici e intoccabili che normalmente vanno ammirati senza contatto fisico. All’interno della mostra, al contrario, i dipinti diventano opere mobili, a disposizione del pubblico per essere pilotati lungo il tracciato che si snoda attraverso le suggestive sale
    settecentesche di Alchemilla. Al circuito, che visivamente evoca una scultura brutalista e minimale, fanno da contraltare una serie di opere in tessuto, dipinte a candeggina
    e realizzate su misura per inserirsi all’interno delle specchiature già presenti sulle pareti delle sale del Palazzo.

    Tramite questa dimensione ludica e partecipativa, The Painting Race annulla le distanze canoniche tra opere e visitatori, ironizzando sulle dinamiche fortemente competitive che caratterizzano il contesto delle fiere d’arte. Il pubblico, in questi casi generalmente relegato al ruolo di spettatore passivo, diventa protagonista all’interno della mostra, guidando le opere in solitaria oppure arrivando a sfidare altri visitatori in una gara di “pittura su ruote”.

    Durante le giornate di ART CITY Bologna, sono in programma una serie di gare performative a squadre pensate per mettere in competizione dei rappresentanti di diverse categorie professionali del mondo dell’arte.

    …ne la pittura tener lo campo…

    Il sentimento di competizione: e se fosse questa la benzina che ci permette di avere musei ricolmi di capolavori dei secoli passati?

    Quel motore che sentiamo nello stomaco, il desiderio di annichilire i colleghi o di far sparire nel ripostiglio delle cose vecchie gli artisti della generazione precedente.

    Vogliamo far finta che non esista? O che non abbia contato nulla nel lungo cammino dell’arte? Sarebbe ridicolo. In alcuni magici momenti si è creata una sana competizione che ha permesso il fiorire di grandissime stagioni, come nel rinascimento, o nel periodo dal secondo ottocento fino alla seconda metà del novecento, in cui ogni artista ha alzato l’asticella della qualità, delle idee, dei contenuti, delle forme, dell’attitudine, generando nei compagni di strada un misto di ammirazione, invidia, desiderio di competere. E pensare che gli artisti siano delle entità angeliche mosse solo da buoni sentimenti e impegnate per il miglioramento dell’umanità sarebbe ancora più ridicolo, soprattutto per chi ha la fortuna di conoscerli da vicino.

    I nostri CANEMORTO come sempre vanno a mettere il pennello sul nervo scoperto. Quale metafora infatti potrebbe essere più azzeccata di una corsa di auto? Ecco allora il loro ultimo progetto The Painting Race: una pista automobilistica in miniatura (ma nemmeno troppo…) che attraversa le stanze dello spazio espositivo di Alchemilla, a Palazzo Vizzani, su cui si sfidano all’ultima derapata una serie di dipinti, montati su un corpo motorizzato di macchinine radiocomandate (grandi circa 1/10 rispetto alla

    dimensione di un’auto vera) e messe a disposizione di tutti i visitatori della mostra che hanno voglia di guidarle per sfidarsi con amici, familiari o sconosciuti incontrati per caso alla mostra.

    Su ogni automobile radiocomandata è montata una tela bifacciale in cui sono dipinti entrambi i lati, e il cui soggetto va a definire la scuderia di appartenenza: abbiamo il ritratto, il paesaggio, la natura morta, il post-espressionismo, il realismo magico e il neo-astrattismo, tutti in gara per avere la meglio sugli altri generi o scuole pittoriche. Il tutto avviene nei giorni di Arte Fiera (e quando sennò?), la fiera dell’arte, uno degli apici della competitività della scena dell’arte italiana, e a Bologna (e dove sennò?), nel centro della cosiddetta Motor Valley, la regione in cui vengono create le migliori auto da corsa e sportive del mondo.

    E’ impossibile non pensare ai Futuristi, i primi a capire che l’auto da corsa doveva stare all’interno di un museo, e i primi a far emergere la consapevolezza di come una tela non sia sufficiente se non è in grado di esorbitare la cornice per unirsi con la vita. Ma non riesco a non pensare anche a un mio grande amore, Salvatore Scarpitta, e alla sua attitudine dada che lo ha portato a creare delle meravigliose auto-sculture con cui gareggiava su circuiti veri.

    Bando alle ciance, godetevi la Painting Race, non risparmiate i colpi bassi e ricordatevi che in questo progetto l’importante non è partecipare, è vincere. 

    Antonio Grulli

    CANEMORTO è un trio di artisti italiani anonimi, attivi dal 2007. Indossano maschere, parlano un idioma sconosciuto e venerano una divinità canina chiamata Txakurra, diffondendo il suo culto misterioso tramite opere “a sei mani” che sfruttano i media più disparati. CANEMORTO ha esposto il proprio lavoro in mostre personali presso Museo TAM (Matera), MATTA (Milano), Spazio C21 (Reggio Emilia), Centre Culturel Jean-Cocteau (Parigi), Litografia Bulla (Roma), Studio Cromie (Grottaglie), Kapow (Gent), Viafarini (Milano). Ha partecipato a esposizioni collettive, performance e proiezioni in gallerie e istituzioni tra cui MACRO (Museo d’Arte Contemporanea di Roma), MARCA (Museo delle Arti
    di Catanzaro), Artmossphere Biennale (Mosca), Triennale (Milano), Museo Etnografico del Friuli (Udine), Galleria Varsi (Roma), Palazzo Fazzari (Catanzaro), Encore (Brussels), USF Verftet (Bergen), Above Second Gallery (Hong Kong), V9 Gallery (Warszawa), Urban Spree (Berlin),TOLK Gallery (Nizhny Novgorod) e FIFTY24MX Gallery (MexicoCity).
    www.canemorto.org

    Template