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Saggion – Paganello. Aspettando che l’acqua dissolva ogni cosa

Gennaio – Febbraio 2020

Saggion-Paganello per Libricontrocorrente. Foto di Costantino Muciaccia 2020

La residenza di Saggion-Paganello si è concentrata sulla realizzazione di un intervento che ha coinvolto un elevato numero di volumi danneggiati durante l’ultima drammatica alluvione di Venezia. Nei giorni successivi alla recente alta marea veneziana (novembre 2019), alcune studentesse dello IED di Milano (Maria Vittoria Miccoli Minarelli, Ambre Carladous, Anna Carera) hanno recuperato un ingente numero di libri provenienti dalla storica libreria “Acqua alta”. Le tre studentesse hanno distribuito il materiale cartaceo a Milano ai loro colleghi di corso: grafici, designer, illustratori, e ai professori dello IED. Altri volumi sono stati affidati a quindici artisti, tra cui anche Saggion-Paganello, che nel loro periodo di residenza a Palazzo Vizzani hanno realizzato l’installazione a tema Aspettando che l’acqua dissolva ogni cosa, visibile nel loro studio fino al 29 febbraio 2020. 
Nell’ambito del progetto Libri controcorrente, il 16 febbraio alle ore 18 gli artisti Saggion – Paganello vestiranno i panni di banditori di un’asta pubblica che si svolgerà all’interno di Palazzo Vizzani. In questa occasione verranno battuti all’asta i volumi veneziani trasformati e reinterpretati da altri quindici artisti. 

Biografia

Il duo Saggion-Paganello nasce nel 2014. Simona Saggion (Verona, 1991) e Paolo Paganello (Udine, 1979), vivono e lavorano a Bologna. Per il duo artistico la collaborazione su più livelli è un agente integrativo e motivante nello sviluppo delle loro pratiche, che spaziano dalle installazioni, alle performance, dai video alla fotografia. Il loro lavoro muove dal microcosmo interpersonale per raccontare il macrocosmo umano di relazioni, oggetti, corpi e spazi. Dei lavori di Saggion-Paganello sono attualmente presenti all’interno della mostra “Un certo numero di cose”, che il museo Mambo dedica all’artista Cesare Pietroiusti.
La pratica di Saggion-Paganello ha ricevuto l’attenzione di numerose istituzioni pubbliche e private, tra cui: MAMbo, Madre, SWAB, Photolux, Paratissima, Lishui Photography, Bocs Art, Pingyao International Photography Festival, CampoBase, Setup Bologna, Lajonart, Pop-up exhibition Rio de Janeiro, Les Rencontres de la photographie Arles, Take me. (I’m yours) Christian Boltanski, Fotomuseum Rotterdam Your Views a film by Gillian Wearing Brighton Festival, Fondazione Zucchelli, Magazzini Fotografici.

Il progetto di residenza è ideato e curato da Fulvio Chimento con il contributo del Comune di Bologna. Il progetto, rivolto ad artisti under 30 che vivono a Bologna o che hanno un legame diretto con la città, offre l’opportunità di trascorrere un periodo di due mesi all’interno di Palazzo Vizzani, sede dell’Associazione Alchemilla, e di usufruire di uno studio dove poter ideare interventi installativi allestendoli come in una home gallery. Gli artisti vengono selezionati in base alla loro attitudine nel realizzare progetti site-specific in grado di adattarsi alla storia del luogo ospitante.