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Mutaforma – Mutazioni ceramiche del codice CZ

    A cura di Collettivo NN

    23 settembre – 30 ottobre 2022

    In occasione del suo Ventennale, partito a maggio scorso con il programma di eventi 20MCZ, il Museo Carlo Zauli approda a Bologna con la mostra Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ, a cura del Collettivo NNdal 24 settembre al 30 ottobre 2022 negli spazi dell’Associazione Alchemilla. Tra l3 artist3 in mostra: Carlo Zauli, Anemoi, Salvatore Arancio, Sergia Avveduti, Massimo Bartolini, Giulia Bonora, Chiara Camoni, Pierpaolo Campanini, Gianni Caravaggio, Arianna Carossa, David Casini, T-Yong Chung, Lorenzo Comisso vs Aida Bertozzi, Giulia Dal Monte & Isabela Benavides, Alberto Garutti, Francesco Gennari, Piero Golia, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Maurizio Mercuri, Jonathan Monk, Caterina Morigi, Ornaghi&Prestinari, Chiara Pergola, Marco Samorè, Daniel Silver, Sissi, Luca Trevisani, Sisley Xhafa, Shafei Xia, Carlo Zauli, Italo Zuffi.

    Forme di incontro – Public Program

    Nell’ambito della mostra Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ  (fino al 30 ottobre presso Alchemilla a Palazzo Vizzani, Bologna), il Collettivo NN ha organizzato un public program dal titolo Forme di incontro, che prevede quattro appuntamenti con lə artistə nei weekend 8-9 e 15-16 ottobre dalle 10.30 alle 12.00.

    Gli incontri vogliono creare un ponte tra il pubblico e il lavoro creativo dell’artista, favorendo uno scambio reciproco in un’atmosfera accogliente, gustando un caffè. L’artista racconterà della sua esperienza in residenza al Museo Carlo Zauli, del suo rapporto con la ceramica e della genesi dell’opera in mostra, per poi approfondire i linguaggi, le ricerche e le poetiche che oggi sono parte significativa del suo lavoro.

    Italo Zuffi, Volume Consapevole, 2006. Foto di Camilla Marrese. Courtesy Museo Carlo Zauli e Alchemilla

    CALENDARIO

    sabato 8 ottobre, incontro con Italo Zuffi
    domenica 9 ottobre, incontro con David Casini
    sabato 15 ottobre, incontro con Sergia Avveduti
    domenica 16 ottobre, incontro con Chiara Pergola

    orario: 10.30-12.00

    L’incontro di sabato 8 ottobre è organizzato nell’ambito della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI con il sostegno del Ministero della Cultura con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

    Gli incontri sono pensati per un massimo di 15 partecipanti.
    Prenotazioniinfo@alchemilla43.it
    Contatti: Eloisa Magiera 366 345 6930; Gaia De Palma 346 758 6303

    Prosegue il Public Program con altri due appuntamenti previsti per venerdì 28 e domenica 30 ottobre.

    Venerdì 28 ottobre, alle 18 e alle 18.30, si potrà assistere all’evento Letture mutanti, mirato ad approfondire i concetti di “mutazione” e “mutaforma” come chiavi di lettura della collezione di ceramica contemporanea del Museo Carlo Zauli. Attraverso il format del reading, l’evento intende raccogliere testi, poesie e dialoghi che creino una suggestione attorno a come l’ibrido e il mutante siano oggi strumenti per interpretare e rispondere alle crisi simultanee che coinvolgono la soggettività, il corpo, l’identità e la vita su quello che Donna Haraway definisce “un pianeta infetto”. L’evento è organizzato in collaborazione con Lo Spazio Letterario, una nuova realtà che intende animare il tessuto sociale e culturale della città. Il progetto è realizzato in collaborazione con giovan, studios, artist* e musicist* che intendono dare vita a un’esperienza trasversale in cui la letteratura diventi luogo di incontro, di arricchimento reciproco e di crescita. Il reading sarà strutturato come un percorso itinerante, perciò il pubblico è invitato a prendere parte a uno dei due momenti di visita (18-18.30; 18.30 -19).

    Ingresso libero

    Sabato 30 ottobre alle ore 17, in occasione del finissage della mostra, gli spazi di Alchemilla accoglieranno il talk Terra Comune: la residenza d’artista come pratica collettiva, con l’artista Salvatore Arancio, la curatrice Irene Biolchini, il curatore e direttore di Arte Fiera Simone Menegoi. Introducono l’incontro Matteo Zauli, direttore del Museo Carlo Zauli e Camilla Sanguinetti, fondatrice di Alchemilla. Questo ultimo appuntamento del public program oltre a sancire la conclusione della mostra sarà un’occasione di dialogo su come, a partire dagli anni Duemila, grazie a progetti di residenza d’artista come quello promosso dal Museo Carlo Zauli, la tradizione ceramica abbia intrapreso stimolanti contaminazioni con il contemporaneo. A partire da loro percorso artistico, curatoriale e di ricerca, gli interventi si focalizzeranno su come la residenza d’artista abbia attivato modalità di lavoro orizzontale e di progettazione collettiva. L’incontro sarà un’occasione di approcciare la capacità del medium ceramico di scatenare un obbligo al dialogo, dove artist, istituzioni, curator, professionist* artigian* e il territorio collaborano nel plasmare una terra comune. L’esperienza di Salvatore Arancio è significativa di come le residenze MCZ abbiano svolto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della ricerca artistica a sostegno di nuove forme di creatività.

    Ingresso libero

    Il Museo Carlo Zauli, nato a Faenza pochi mesi dopo la scomparsa del grande ceramista scultore – tra i più importanti del Novecento – all’interno degli spazi del suo studio-atelier, è considerato ormai in ambito internazionale un centro nevralgico per la ceramica contemporanea e per l’approfondimento del percorso artistico del Maestro, attivando parallelamente, dal 2003, percorsi di residenza per permettere ad artistɜ contemporaneɜ di sperimentare con il medium ceramico, spesso per la prima volta. Con questa mostra bolognese, il Collettivo NN intende portare nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea, partendo dal concetto di metamorfosi, qui intesa come principio di vita e di relazione che attraversa e lega ogni forma vivente in un tutto organico.

    L’esposizione restituisce l’ibridazione tra la componente ereditaria di Zauli e la cultura ceramica di Faenza in quanto tradizione di una forma d’arte tra le prime espressioni artistiche dell’essere umano. Questa eredità culturale diventa un’eredità genetica, che nel corso dei vent’anni di residenze è stata assorbita e rielaborata dallɜ artistɜ che hanno abitato gli spazi del museo. È in questo modo che il DNA dell’opera di Zauli ha subito una mutazione. Gli agenti mutanti sono le poetiche, i processi personali e le influenze che lɜ artistɜ hanno portato nei laboratori del museo, generando forme ceramiche alla luce di una voce contemporanea e delle sue nuove istanze. La mutazione è dunque intesa come un atto creativo, un punto di osservazione che mette in luce i punti di continuità con l’eredità di Zauli, e allo stesso tempo i punti di discontinuità necessari per innescare nuovi processi evolutivi.

    L’allestimento sarà volutamente ideato e realizzato in dialogo con gli storici spazi del cinquecentesco Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla, nei quali le opere comunicheranno e avranno rispondenze con gli ambienti intrisi di intima percezione e memoria. Gli spazi ospiteranno inoltre incontri mirati ad approfondire il lavoro dellɜ artistɜ e a creare suggestioni attorno al tema delle residenze come laboratori di trasmissione e rigenerazione di un’eredità artistica.

    Mutaforma, Installation View, 2022. Foto di Camilla Marrese. Courtesy Museo Carlo Zauli e Alchemilla

    A cura di Collettivo NN
    Sede: Alchemilla | Palazzo Vizzani, via Santo Stefano 43, Bologna
    Date: 23 settembre – 30 ottobre 2022
    Press preview: 22 settembre, ore 11
    Inaugurazione: 23 settembre, ore 18-22
    Promossa da: Museo Carlo Zauli e Alchemilla
    Con il contributo di: Fantini rubinetti
    Ingresso: libero
    Orari: martedì-venerdì: su appuntamento; sabato-domenica: 10-13; 16-19
    Informazioni:
     info@alchemilla43.it | www.alchemilla43.it | nncollettivo@gmail.com
    Progetto Video: Veronica Santi
    Progetto Grafico: Camilla Marrese e Susanna Tomassini
    Ufficio stampa: Irene Guzman | irenegzm@gmail.com | +39 349 1250956